Fare luce.
È questo l’imperativo che muove il principe Amleto. Fare luce sulla morte di suo padre, il re di Danimarca. Fare luce sulle nozze troppo affrettate tra sua madre e suo zio Claudio, fratello del defunto sovrano. Fare luce, soprattutto, sulle bassezze di una corte, quella di Danimarca, marcia fino al midollo.
Fare luce.
È il grido di re Claudio messo di fronte ai suoi delitti e alle sue ipocrisie.
Fare luce.
È la cifra stilistica che caratterizza la nuova produzione de l’Archibugio Compagnia Teatrale: una penombra che costringe il pubblico a sopperire all’assenza scenica, a unire puntini che forse nemmeno esistono, disegnati da fantasmi.